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Lettera autografo Roberto Venturini ambasciatore italiano a Santo Domingo - 1965

Descrizione

Lettera dattiloscritta con autografo di Roberto Venturini, ambasciatore italiano a Santo Domingo - 1965

Lingua italiana.

Dimensioni: 21 x 27 cm ca.


Buone condizioni generali. Busta di invio allegata.


Nasce a Ancona nel 1908 e, dopo la laurea in scienze economiche e commerciali, nel 1932 inizia la carriera diplomatica a Roma. Dopo alcuni incarichi a Spalato, Parigi e Biserta, nel 1939 arriva come console a Skopje in Macedonia. Nel febbraio del 1943 un inviato di Berlino firma un patto con le autorità locali per la deportazione entro maggio di 12.000 ebrei dalla Macedonia e dalla Tracia (sotto occupazione bulgara). Venturini nel marzo di quell’anno invia una lettera alla legazione di Sofia riferendo con toni accorati dei rastrellamenti di ebrei a Skopje che vengono avviati ai campi di concentramento. Parla di “guardie che adoperano sotto ogni pretesto con sadica energia le fruste delle quali sono munite”. Descrive “ebrei in tardissima età e in grave stato di salute obbligati a lasciare le loro case e trasportati su rozze carrette al campo”, persone che ”si può veramente dire che hanno ormai solo gli occhi per piangere”.  “Alle preoccupazioni per l’incertissimo avvenire ed al dolore per la perdita totale di ogni avere – scrive ancora – si aggiungono per i 9.000 deportandi le sofferenze davvero non necessarie alle quali vengono sottoposti per imprevidenza o per pura brutalità” ed aggiunge che i bulgari hanno dimostrato “il più assoluto disprezzo per ogni elementare principio umanitario”. Come in altri casi ed in altri paesi, Venturini cerca di sottrarre alla deportazione gli ebrei italiani e non solo. In una memoria scritta dopo la guerra il diplomatico riferisce di essere riuscito a salvare dall’invio ai campi e quindi alla morte “cinque membri della Famiglia Modiano, una trentina di israeliti albanesi e 73 israeliti spagnoli”. Venturini nel 1944 è richiamato a Roma. Dopo la guerra continua la carriera diplomatica concludendo il suo servizio nel ‘73 come ambasciatore.

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